Il termine “délabré“, in francese, significa “malandato, cadente“.
Come può un design rifarsi proprio a questo tipo di ispirazione?
In realtà, è come se lo Shabby, il Vintage e il Boho si siano fusi per dare vita a qualcosa di nuovo ma, allo stesso tempo, di così antico da regalare un’atmosfera unica agli ambienti di casa.
Le pareti lasciano intravedere l’anima di mattoni, il parato sembra scostarsi e farsi da parte per ospitare, magari, una fessura da cui fuoriesce una piantina (tutto sapientemente facente parte di una decorazione, ovviamente), i vecchi bauli non si restaurano ma si lasciano alla vista orgogliosamente intaccati dal tempo, accostati ad un mélange di altri arredi ed accessori tutti votati ad una sorta di “trascuratezza” voluta, che diventa chic e ricercata.
Lo storyboard di una location
Il délabré sta prendendo sempre più piede nelle coutry house, nelle dimore estive e in quelle di campagna, quasi sostituendo lo stile rustico rappresentato da sovrabbondanza di legno e ferro battuto; in poco tempo, però, è riuscito a conquistare anche gli amanti del caos cittadino e dei classici appartamenti, arrivando a contaminare anche il design di uffici, camerini, pub e ambienti all’aperto.
È come se ogni luogo ed ogni suo oggetto siano liberi di raccontare la propria storia senza dover, per forza, essere restaurati, anzi: la forza di questa scelta si trova proprio nell’imperfezione, tant’é che molti amanti del genere sfoggiano anche materiali riciclati o appartenuti ai parenti più lontani. Si riprende, si potrebbe dire, un po’ il concetto contenuto nell’aforisma di Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce“, a sua volta probabilmente ispirato alla pratica giapponese (detta Kintsugi) che si occupa di riparare le ciotole spaccate riempiendo le fessure con oro o argento liquido. Ogni “ferita”, ogni imperfezione diventa preziosa.
Personalizzazione al 100%
Non c’è angolo della location che si vuole trasformare che non possa essere coinvolto: le tubazioni restano in vista, i pavimenti, le mura, persino i tetti, le poltrone e i mobili possono ricalcare lo stile délabré, confacendosi ad una fusione tra antico e moderno che, nell’epoca iper-tecnologica che stiamo vivendo, trae la sua forza proprio dai contrasti.
Probabilmente, è uno sguardo malinconico verso i valori di un tempo, verso la natura continuamente messa in pericolo dall’uomo, verso un mondo che, solo qualche decennio fa, faceva meno paura. Ecco perché entrare in una casa délabré fa sentire subito a proprio agio, immersi nel comfort, in una parola, “cozy“.